Benvenuti su Storie perdute, la newsletter che due volte al mese racconta storie che meritano di essere raccontate. E che molto spesso sono state dimenticate.
Stati Uniti d’America, 1831
Nello stesso anno in cui Giuseppe Mazzini fondava la Giovine Italia e Giacomo Leopardi pubblicava i suoi Canti in Italia, dall’altra parte dell’oceano, in mezzo alle piantagioni del sud degli Stati Uniti d’America, si cantava Pick a Bale of Cotton - Raccogli una balla di cotone.
Da questo canto di lavoro - che sicuramente suonava diverso rispetto alla versione di Donegan - e da molti brani simili, nascerà da lì a pochi decenni il blues. A intonarli erano gli schiavi afroamericani della zona, che avrebbero visto la libertà solo trent’anni dopo.
Ma già all’epoca qualcosa iniziava a smuoversi, gli abolizionisti crescevano e proprio nel 1831 un evento turbò più che mai i bianchi americani: una rivolta di schiavi scoppiata in Virginia.
Nat Turner passò alla Storia per aver guidato la sanguinosa ribellione che vide il massacro di sessanta persone tra uomini, donne, bambini e anziani delle famiglie schiaviste. L’uomo era un predicatore, un guru per la sua comunità. Ma soprattutto, era uno schiavo che sapeva leggere e scrivere.
L’episodio finì in un fuoco di paglia data la mala organizzazione degli schiavi e la loro incapacità di usare armi da fuoco. Eppure la rivolta segnò gli animi dei proprietari terrieri, che dopo aver giustiziato il ribelle proclamarono nuove “misure” di schiavitù più stringenti.
Negli Stati del nord invece gli afroamericani erano già “liberi”: non avevano un padrone, come non avevano nessun diritto di cittadinanza. Tantomeno di istruzione.
Norwich, Connecticut, 1832
Sarah Harris era una delle ragazze nere libere nel Connecticut in quegli anni. Figlia di agricoltori liberi, aveva origini africane e delle Indie occidentali francesi. Era secondogenita in una famiglia che avrebbe avuto dodici figli.
Il sogno di Sarah Harris era quello di “acquisire un po' più di conoscenza”, come disse all’insegnante e direttrice Prudence Crandall, “per insegnare ai bambini neri”.
Uno dei suoi undici fratelli, Charles, era fidanzato con Maria Davis, "una giovane signora nera" assunta come domestica alla Canterbury Female Boarding School, un collegio femminile. Fu lei a presentare Sarah Harris a Prudence Crandall.
Canterbury, Connecticut, 1832
Prudence Crandall aveva solo 28 anni quando comprò la casa di un importante uomo d’affari per fondare la Canterbury Female Boarding School. Insieme a sua sorella Almira aveva risposto alla richiesta dei residenti aristocratici di Canterbury di avere una scuola per istruire le giovani ragazze della città.
Le due donne, grazie anche all’aiuto della domestica Maria Davis, istruirono circa 40 bambine, insegnando tutte le materie, dall’aritmetica alla grammatica. Prudence Crandall fu considerata una preside di successo, capace di educare al meglio le giovani. Questo almeno, fino a settembre 1832.
In quello stesso mese la ventenne Sarah Harris chiese l'ammissione al collegio femminile. Nessuna ragazza afroamericana era mai stata ammessa prima in nessuna scuola degli Stati Uniti d’America.
In una lettera al giornale abolizionista The Liberator, Crandall ricorda la visita della ragazza:
"Una ragazza nera rispettabile e figlia di genitori onorevoli, mi ha cercato durante il mese di settembre scorso e ha detto in modo molto serio: 'Miss Crandall, voglio acquisire un po' più di conoscenza, abbastanza se possibile per insegnare ai bambini neri, e se vorrai ammettermi nella tua scuola, sarò per sempre sotto la più grande obbligazione nei tuoi confronti. Se pensi che ciò possa danneggiarti, non insisterò sulla richiesta'".
Fu in quel momento che Prudence Crandall cambiò il suo destino, decidendo da che parte della Storia stare. Ammise la ragazza come studentessa, istituendo così la prima scuola integrata degli Stati Uniti d’America. Nonostante la legge non lo proibisse, nessuno aveva mai concesso a un afroamericano l’istruzione.
Non valsero le obiezioni dei cittadini di spicco di Canterbury, i quali esercitarono pressioni sulla preside affiché allontanasse Harris dalla scuola. Arrivò quindi il momento in cui tutte le sue studentesse bianche vennero ritirate dai genitori e mandate a studiare altrove.
La preside decise allora di trasformare la scuola in un servizio dedicato alle “giovani donne e piccole signorine nere”: sarebbe stata la prima scuola del genere in tutti gli Stati. Per aiutarsi nella pubblicità chiese aiuto a William Lloyd Garrison, direttore di The Liberator, che la mise in contatto con filantropi e soprattutto con le principali famiglie afroamericane di New York e Providence.
La scuola riaprì con una decina di giovani ragazze provenienti dalle famiglie più rispettabili delle città del nord. Presto le iscrizioni aumentarono: arrivarono nuove studentesse da luoghi più remoti, come Filadelfia, fino a essere 24 in totale. Tra loro vi erano Sarah Harris, sua sorella Mary e anche Maria Davis.
Canterbury, Connecticut, 1833
Prevedibilmente la reazione di Canterbury alla nuova scuola fu di panico: uomini e donne credevano che il nuovo collegio femminile avrebbe costituito una minaccia, rendendo la città il centro di una vasta colonia di “neri liberi”. E soprattutto istruiti, proprio come Nat Turner.
Iniziò così il boicottaggio della Canterbury Female Boarding School, e quindi della sua direttrice:
La insultavano e infastidivano, insinuando ogni sorta di malizia nei confronti suoi e dei suoi studenti. I negozianti, i macellai, i venditori di latte della città, tutti rifiutarono di soddisfare le loro esigenze; e ogni volta che suo padre, suo fratello o altri parenti, che fortunatamente vivevano a poche miglia di distanza, venivano visti avvicinarsi per portare a lei e ai suoi studenti beni essenziali, venivano insultati e minacciati. Il suo pozzo fu contaminato con la più offensiva sporcizia, e i suoi vicini rifiutarono di dare a lei e ai suoi assetati studenti anche solo un bicchiere d'acqua fredda, lasciandoli dipendere per quell'elemento essenziale dalle scarse provviste che potevano essere portate dalla fattoria di suo padre. E non fu tutto: il medico del villaggio si rifiutò di prestare soccorso a chiunque fosse malato, mentre la chiesa di Canterbury le vietò di entrare, con qualsiasi suo studente, nella Casa del Signore.
Grazie ai potenti di Canterbury, il 24 maggio 1833 la legislatura del Connecticut approvò una "legge nera": nello Stato veniva proibito di insegnare a studenti afroamericani provenienti da altri Stati, senza il permesso della città.
Per questo, nel luglio dello stesso anno, Prudence Crandall venne arrestata e rinchiusa per una notte in carcere. Si rifiutò di uscire subito sotto cauzione, così che la notizia del suo arresto arrivasse in tutti gli Stati Uniti d’America.
I processi alla preside furono tre in totale: nel primo la giuria non fu in grado di raggiungere un verdetto, nel secondo fu giudicata velocemente colpevole, ma si andò subito in appello al terzo processo. A quel punto si era parlato così tanto del caso della Canterbury Female Boarding School che la Corte non poté sfidare l’opinione pubblica, né tantomeno dichiarare valida una legge incostituzionale.
Il processo giudiziario non aveva chiuso i battenti del collegio.
Canterbury, Connecticut, 1834
La città di Canterbury nel 1834 era arrivata al limite: la “legge nera” non aveva fermato il perdurare della scuola e Prudence Crandall era di nuovo libera.
A gennaio dei vandali cercarono di dar fuoco all’edificio.
A settembre un gruppo di cittadini ruppe cinque finestre e novanta lastre di vetro, entrando nella scuola e terrorizzando le studentesse con pesanti sbarre di ferro.
A quel punto la preside capì che per la sicurezza dei suoi studenti, della sua famiglia e di se stessa, la scuola doveva chiudere. Il 10 settembre 1834 Prudence Crandall lasciò il Connecticut, senza mai più farci ritorno.
Canterbury, Connecticut, 1838
La “legge nera” fu abolita nel 1838, quando ormai Prudence Crandall, Sarah Harris e tutte le altre avevano perso la possibilità di insegnare e imparare al collegio.
La preside lasciò lo Stato e visse in diverse città senza mai più dirigere nessuna scuola, almeno per come la intendiamo. Continuò a insegnare a chiunque volesse imparare. Alcuni suoi vicini di casa sostenevano che “Senza la signorina Philleo (nome acquisito dopo il matrimonio), i nostri figli sarebbero diventati degli imbecilli”.
Sostenne il movimento abolizionista, e lottò perché le donne ottenessero il diritto di voto. Solo 4 anni prima della sua morte, lo Stato del Connecticut concesse alla donna una pensione di $400 annuale, anche grazie all’aiuto di Mark Twain che si prodigò per la causa.
Non è certo invece che Sarah Harris abbia continuato a studiare, come per tutte le altre ragazze della Canterbury Female Boarding School. Partecipò però attivamente al movimento abolizionista, diventandone una figura di rilievo. La sua casa, e del marito George Fayerweather, fu uno dei punti di passaggio lungo la “ferrovia clandestina” dove gli afroamericani in fuga dalla schiavitù venivano tenuti al sicuro.
A settembre del 1834, poco prima che i cittadini di Canterbury commettessero l’ultimo atto contro il collegio, Sarah Harris aveva partorito la sua prima figlia: Prudence Crandall Fayerweather. Un omaggio alla donna che aveva cambiato il suo destino, e aveva scelto da che parte della Storia stare.
Le due donne rimasero in contatto per il resto della vita.
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